un cane
non si acquista,
si adotta,
ed è per sempre!!
il cane è il miglior
amico dell'uomo ma l'uomo, è il miglior
amico del cane?

EDUCAZIONE

autoeducazione
una buona ragione
proposta BASE
seduto
comando NO
basta
il gioco
il collare
il guinzaglio
senza guinzaglio
condotta
seduto fermo
fermo in movimento
la museruola
terra
terra fermo
controllo
il cane chiede
lascia
ostacoli
angoli ciechi
vieni
vieni al piede
vieni torna
la pallina (riporto)
in auto con il cucciolo
in auto con l'adulto
pratica dell'allegria
dai la zampa
aspetta
a cuccia


SORDITA'

preparazione
seduto
seduto fermo
terra
terra fermo


DISABILITA'

considerazioni
come fare
attività fisiologiche
il pasto
in auto - passeggio
cura delle zampe


CORREZIONI
BRUTTI VIZI
COMPORTAMENTO

evasioni
bocconi sospetti
botti di capodanno
nascita di un bambino
atteggiamenti
ulula
razze carattere
l'arrivo degli ospiti
l'ospite sgradito
rincorre
incontri con cani
convivenza tra cani
diffidenza
aggressività
aggressioni
attacchi a bambini
pacificazione
falsa gravidanza
sterilizzazione


FOBIE-STRESS

stress
fobia?
campanello di casa
noia
separazione
paura di rumori forti
paura dell'auto
paura del traffico
paura dei tuoni
paura dell'ospite
paura estranei 1
paura estranei 2

 

 

 

ANEDDOTI


CURIOSITA'

Questioni Legali


chiedi AIUTO

MALATTIE
ingresso vietato ai cani
i cani possono imparare ...l'educazione secondo Nergio
.legislazione

A tutti noi è capitato di doverci fermare di fronte a dei cartelli, posti in bella vista, che ci vietano di proseguire con il nostro cane, li possiamo trovare casualmente dappertutto, agli ingressi di locali pubblici o nelle aree comuni delle nostre città ma, prima di vedere se tutto questo è legale, dovremmo riflettere sulle ragioni per cui sono nate queste iniziative. A costo di attirarmi le ire di chi legge, ma per essere coerente e credibile, devo ricordare con rammarico che tra i possessori di cani trovano posto una miriade di persone maleducate che, oltre a danneggiare la categoria, fanno si che i cani vengano visti come un disagio per chi non li possiede.
Se molti albergatori, ristoratori, negozianti o comunque molti gestori di locali pubblici affiggono un cartello che vieta l'ingresso ai cani, molto probabilmente sono stati costretti a farlo a causa di esperienze negative subite in passato. Prima di fare quindi i paladini e difendere a spada tratta il diritto dei nostri amici ad entrare ovunque capiti, dovremmo analizzare il problema guardandolo da prospettive diverse; ad esempio, ci siamo mai chiesti cosa può combinare un cane non custodito all'interno di un locale pubblico affollato? Oppure, ci siamo mai messi nei panni di coloro che hanno paura dei cani e che, trovandosi senza vie di fuga, vengono presi dal panico? Se ci rendiamo conto che i nostri cani possono arrecare disagio agli altri, non dobbiamo pretendere che tutti sopportino di buon grado la loro presenza, dobbiamo invece metterci in condizioni di essere accettati ed apprezzati per la nostra competenza e per il nostro buon senso. In parole povere, entriamo nei locali pubblici con il cane solo se non possiamo farne a meno e se siamo certi di non arrecare disagio e disturbo; non risolveremo mai il problema rivendicando orgogliosamente un nostro diritto, senza curarci anche dei diritti altrui. Personalmente ritengo che sia molto civile e riguardoso chiedere sempre al gestore del locale il permesso di poter entrare con il cane, anche se non ci sono cartelli che lo vietino; il rispetto per la proprietà altrui è sempre molto apprezzato e sono certo che, se ci dimostriamo educati e disponibili, il nostro passaggio verrà piacevolmente ricordato e preso ad esempio.
Vediamo alcuni casi in cui il nostro cane potrebbe essere fonte di disagio in un locale pubblico:
  • Se il cane è bagnato perché sta piovendo, potrebbe scrollarsi sporcando chiunque si trovi intorno a lui
  • Se il cane è sporco, in modo evidente, può essere ritenuto poco igienico e quindi mal tollerato
  • Se il cane è infestato da pulci o zecche potrebbe lasciare larve o uova di parassiti
  • Se il cane è in muta potrebbe lasciare ciuffi di pelo o comunque pelo morto
  • Se una femmina è in calore potrebbe lasciare macchie sul pavimento e, ancora più grave, su moquette
  • Se un cane sbava potrebbe scrollarsi inzaccherando i presenti o le suppellettili del locale
  • Se il cucciolo non è in grado di trattenersi potrebbe sporcare senza controllo
  • Se il cane ha malattie della pelle o perdite di pelo, potrebbe provocare disgusto nei presenti
  • Se il locale è molto angusto, entrare con un cane di grossa taglia potrebbe essere disagevole
  • Se il cane è poco socializzato potrebbe avere dei comportamenti poco graditi
  • Se nel locale ci sono altri cani e il nostro non li sopporta potrebbero nascere delle spiacevoli risse
  • Se si usa un guinzaglio troppo lungo si potrebbero creare problemi di controllo
  • Se il cane salta addosso alle persone, qualcuno potrebbe non gradire o averne timore
  • Se nel locale ci sono bambini piccoli, il cane potrebbe leccarli in viso o farli cadere
Se ci troviamo quindi in uno dei casi elencati come disagevoli, saremmo maleducati e arroganti se entrassimo in un locale pubblico, indipendentemente dai cartelli esposti; dobbiamo essere noi amanti e conoscitori dei cani ad essere consapevoli di non essere nelle condizioni di poterlo fare, non è necessario che qualcun altro ce lo chieda. Se invece abbiamo un cane pulito, sano, socializzato e adeguatamente educato, non vedo perché non dovremmo entrare in un locale pubblico!

Legislazione.
In Italia non esistono norme che vietino l'ingresso dei cani nei locali pubblici, compresi ristoranti, bar e mezzi di trasporto se tenuti al guinzaglio e corredati di museruola. Va ricordato che il Ministero della Salute in accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ribadisce che “vietare l’ingresso ai cani nei locali pubblici e quindi negli esercizi commerciali è illegale“. Esistono comunque regole che vietano il transito e la sosta nei negozi di vendita di alimenti, all’interno dei supermercati e nei luoghi in cui si producono, confezionano o si trasformano alimenti; naturalmente i divieti riguardano anche luoghi come ospedali, cinema, scuole e aree destinate ai bambini.
Purtroppo non esiste una regolamentazione nazionale perciò, la fanno da padrone i regolamenti e le ordinanze comunali; se vuoi essere certo di non incorrere in sanzioni, devi informarti presso gli uffici preposti del tuo comune di residenza.

legislazione

 

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