un cane
non si acquista,
si adotta,
ed è per sempre!!
il cane è il miglior
amico dell'uomo ma l'uomo, è il miglior
amico del cane?

EDUCAZIONE

autoeducazione
una buona ragione
proposta BASE
seduto
comando NO
basta
il gioco
il collare
il guinzaglio
senza guinzaglio
condotta
seduto fermo
fermo in movimento
la museruola
terra
terra fermo
controllo
il cane chiede
lascia
ostacoli
angoli ciechi
vieni
vieni al piede
vieni torna
la pallina (riporto)
in auto con il cucciolo
in auto con l'adulto
pratica dell'allegria
dai la zampa
aspetta
a cuccia


SORDITA'

preparazione
seduto
seduto fermo
terra
terra fermo


DISABILITA'

considerazioni
come fare
attività fisiologiche
il pasto
in auto - passeggio
cura delle zampe


CORREZIONI
BRUTTI VIZI
COMPORTAMENTO

evasioni
bocconi sospetti
botti di capodanno
nascita di un bambino
atteggiamenti
ulula
razze carattere
l'arrivo degli ospiti
l'ospite sgradito
rincorre
incontri con cani
convivenza tra cani
diffidenza
aggressività
aggressioni
attacchi a bambini
pacificazione
falsa gravidanza
sterilizzazione


FOBIE-STRESS

stress
fobia?
campanello di casa
noia
separazione
paura di rumori forti
paura dell'auto
paura del traffico
paura dei tuoni
paura dell'ospite
paura estranei 1
paura estranei 2

 

 

 

ANEDDOTI


CURIOSITA'

Questioni Legali


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MALATTIE
il cane padrone-dipendente     (scheda)
cani possono imparare ...l'educazione secondo Nergio
cani tipo

Considerazioni:
Il cane molto sottomesso, avendo sempre bisogno di un capo branco che lo protegga e lo metta al sicuro da eventuali aggressori, molto spesso si affida totalmente al componente dominante del gruppo, senza riuscire a provvedere a se stesso in prima persona. L'assenza anche solo temporanea del dominante, lo mette in condizioni di sentirsi perso, soffre di uno stato che non è solo solitudine o isolamento sociale, ma abbandono e angoscia e, non sapendo come provvedere da solo alla propria difesa, si sente impotente ed esposto ad ogni sorta di pericolo, anche se inesistente. Alcuni soggetti, trovandosi in mani di padroni troppo protettivi, finiscono per diventare i tipici cani padrone-dipendente.

Atteggiamenti che evidenziano un carattere tipo padrone-dipendente:
  • rifiuto di rimanere da solo, in tutte le condizioni, senza il padrone
  • distruzione di oggetti per stress da abbandono
  • piaghe da leccamento o mutilazioni per stress da abbandono
  • incapacità di giocare da solo
  • durante il gioco accettare di perdere senza lottare
  • cercare protezione in modo ingiustificato
  • nascondersi fra o dietro le gambe del padrone
  • timore di allontanarsi e di perdere la protezione
  • cercare il contatto fisico al fine di sentirsi protetto
  • farsi forza della presenza del padrone esibendo aggressività
  • uggiolare per avere attenzioni
  • subire passivamente le punizioni o i rimproveri del padrone
  • subire anziché accettare le attenzioni del padrone
  • non sopportare lo sguardo diretto (abbassamento dello sguardo)
  • timore degli estranei
  • timore degli altri animali
  • mal d'auto
  • leccare con insistenza
  • cercare la presenza del padrone durante la notte
  • altri atteggiamenti tipici e soggettivi

interventi correttivi:
  • intraprendi un ciclo educativo in modo distaccato ma non duro
  • evita di incrociare il suo sguardo durante gli esercizi, non devi cedere alla sua richiesta di compassione
  • non trattarlo come un bambino piccolo, resta sempre e comunque un cane, con esigenze e capacità diverse
  • non usare frasi sdolcinate, il più delle volte non capirebbe, usa parole semplici che abbiano un significato preciso nel contesto in cui vi trovate
  • spesso i padroni dei soggetti cane dipendente, sono leziosi nel muoversi e nel parlare, non imitarli, peggioreresti le cose
  • non tenerlo mai in braccio
  • non farlo mai dormire a letto
  • evita tutti i supplementi inutili e gratuiti
  • non far sentire marcatamente la tua presenza
  • pur se insieme, deve avere la sua indipendenza, da evitare la vita in simbiosi
  • se muovendoti viene a trovarsi sul tuo percorso, non aggirarlo ma fallo spostare, devi fingere di non averlo visto
  • accetta le sue proposte di gioco, interrompendo quando è ancora attivo
  • durante il gioco fingi di perdere e di subire la sua forza
  • quando ti segue in casa, in alcune occasioni, chiudi la porta dietro a te isolandolo per qualche minuto. Ripetendo, cambia sempre i tempi.
    • non aprire se piange ed esci solo se non richiede la tua presenza, approfitta dei momenti in cui smette per respirare o ascoltare
    • uscendo non occuparti di lui ma ignoralo minimizzando la situazione, continua indifferente nelle tue faccende
  • uscendo di casa adotta uscire di casa"
  • rientrando a casa adotta "entrare in casa"
  • all'ora dei pasti
    • prima di posare la ciotola a terra, dagli il comando seduto fermo
    • posa la ciotola a terra
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
    • mettiti dritto senza parlare o incrociare il suo sguardo
      • se si muove, raccogli la ciotola e ridai il comando seduto fermo
    • aspetta qualche secondo poi dai un segnale che lo autorizzi a mangiare
    • complimentati oralmente se l'esercizio è stato eseguito correttamente
    • allontanati soddisfatto
  • durante le passeggiate fingi abbandonarlo e, quando ti raggiunge, non badargli comportandoti come se non si fosse mai allontanato
  • rifiuta il suo contatto in presenza di estranei o di altri animali
  • non permettergli di nascondersi fra le tue gambe
  • non difenderlo, se non è necessario, non faresti altro che avvalorare le sue inconsistenti paure e giustificare quindi il suo comportamento
  • non parlare quando lo vedi in difficoltà, non deve sentire la tua presenza in modo attivo, deve credere di non avere la tua attenzione
  • non rispondere ignorandolo se piagnucola per attirare la tua attenzione
  • premialo e complimentati con lui solo quando il presunto pericolo è stato superato senza il tuo intervento
  • deve imparare a cavarsela da solo anche con la tua presenza
raccomandazioni: gli interventi descritti, sono la base di partenza per un'azione correttiva e non devono essere considerati un sistema di vita. Lo scopo deve essere quello di aiutarlo, in modo indolore, ad avere maggior fiducia in se stesso e nel mondo che lo circonda al fine di divenire una presenza sociale autonoma e non come padrone-dipendente.

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