un cane
non si acquista,
si adotta,
ed è per sempre!!
il cane è il miglior
amico dell'uomo ma l'uomo, è il miglior
amico del cane?

EDUCAZIONE

autoeducazione
una buona ragione
proposta BASE
seduto
comando NO
basta
il gioco
il collare
il guinzaglio
senza guinzaglio
condotta
seduto fermo
fermo in movimento
la museruola
terra
terra fermo
controllo
il cane chiede
lascia
ostacoli
angoli ciechi
vieni
vieni al piede
vieni torna
la pallina (riporto)
in auto con il cucciolo
in auto con l'adulto
pratica dell'allegria
dai la zampa
aspetta
a cuccia


SORDITA'

preparazione
seduto
seduto fermo
terra
terra fermo


DISABILITA'

considerazioni
come fare
attività fisiologiche
il pasto
in auto - passeggio
cura delle zampe


CORREZIONI
BRUTTI VIZI
COMPORTAMENTO

evasioni
bocconi sospetti
botti di capodanno
nascita di un bambino
atteggiamenti
ulula
razze carattere
l'arrivo degli ospiti
l'ospite sgradito
rincorre
incontri con cani
convivenza tra cani
diffidenza
aggressività
aggressioni
attacchi a bambini
pacificazione
falsa gravidanza
sterilizzazione


FOBIE-STRESS

stress
fobia?
campanello di casa
noia
separazione
paura di rumori forti
paura dell'auto
paura del traffico
paura dei tuoni
paura dell'ospite
paura estranei 1
paura estranei 2

 

 

 

ANEDDOTI


CURIOSITA'

Questioni Legali


chiedi AIUTO

MALATTIE
potrebbe essere accaduto
i cani possono imparare ...l'educazione secondo Nergio
leggende

C'era una volta un cane che viveva tutto felice presso una famiglia, lo trattavano bene, gli davano cibi ottimi, lo portavano a spasso e lo coccolavano tutti. Il cane voleva tanto bene ai suoi padroni, loro lo portavano dal parrucchiere per cani e lui era tanto bello, ai concorsi di bellezza arrivava sempre primo e i suoi padroni vinsero tanti trofei, coppe, medaglie, diplomi.
Passarono alcuni anni e il cane invecchiò, perse il suo bell'aspetto; i suoi padroni lo volevano abbandonare, si partì per la campagna, una trentina di chilometri, arrivati scesero e stettero lì per un po', al momento di partire lasciarono il cane a terra. Il povero cane pensò: "mi hanno dimenticato" e corse dietro la macchina finché poté, abbaiando per farsi sentire, ma la perse e il cane preoccupato che i suoi padroni lo avessero perso, piano piano prese a cercare la strada di casa e, cammina, cammina, dopo due giorni di stenti, stanco e affamato, vide di nuovo la sua casa, contento raccolse le forze e si fece quei metri correndo felice, arrivò dietro la porta e si fece sentire tutto felice, ma i suoi padroni non erano felici come lui e lo scacciarono; lui scappò via ma appena richiusero la porta tornò dietro ad essa a guaire senza capire perché lo trattassero così e dopo averlo scacciato dieci, venti volte, infine il suo padrone lo chiamò, lo rimise in macchina, prese l'autostrada e, fatti tantissimi chilometri lo lasciò in un posteggio senza fargli capire che voleva abbandonarlo un'altra volta. Il povero cane cercò di nuovo la via di casa, sempre pensando che fossero in pensiero con lui e, cammina cammina, schivando continuamente le macchine e i camion che sembravano volerlo travolgere a tutti i costi. Ma il povero cane si perse, non trovò più la via del ritorno e vagò per giorni e giorni, mangiando rifiuti o addirittura non mangiando, in quell'autostrada finché una macchina lo investì e gli ruppe una gamba: il povero cane, stanco e ferito, lasciò l'autostrada e vagò ancora per giorni, per campagne, paesi, scacciato da tutti a legnate e pietrate, ma non trovò più la via di casa, la sera si lasciava cadere dov'era e si trascinava appena. Una di quelle sere cadde in un fossato, cercò disperatamente di uscire, poi stanco si lasciò cadere e si addormentò; la notte fu svegliato da una pioggia gelida, cercò con tutte le sue forze di uscire da quel fosso, ma le sue tre gambe scivolarono su quelle pareti e più provava, più scivolava: il fosso si riempì di acqua ed il povero cane, ormai era convinto di dover morire, chiuse gli occhi.. Si risvegliò piano, sentì un tepore, una mano lo accarezzava, stava sognando, si fanno bei sogni prima di morire pensò: sentì una voce di bambina che chiamava, Papà si muove si sta svegliando ,vieni. Ciao cagnolino..un'altra mano lo accarezzò.. Aprì completamente gli occhi, era su un divano, aveva la gamba ingessata , era pulito.. Aveva una bella bambina bionda accanto, un uomo e una donna intorno.. Dunque non era un sogno, era confuso, felice, mosse la coda sollevò la testa, cercò quella mano, la leccò.. Sai, continuò la bambina, ti ho trovato quasi morto, ti abbiamo fatto le flebo, il veterinario ha detto che puoi farcela! Sono felice sei il mio cane ora. ci vorremmo bene lo so..

Nunzio Cocivera.

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La storia è stata trovata sul sito http://www.favole.org
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