TROVATI
ANCHE ALTRI ANIMALI. UNA FAMIGLIA SOTTO ACCUSA NAPOLI
Stipati
in conigliere malgrado fossero cani, tra i propri escrementi,
alcuni ciechi e sanguinanti, nutriti con cibo avariato: un
"allevamento-lager", allestito abusivamente in un terreno
agricolo, è stato scoperto dalla polizia a Bacoli, in provincia
di Napoli.
Nell'allevamento, gestito da un agricoltore, gli agenti hanno
trovato un centinaio di cani di varie razze - yorkshire, spitz,
chihuahua, volpini, pinscher e anche 5 esemplari di mastino
napoletano - che sono stati salvati grazie a una denuncia
presentata da un'associazione animalista locale.
Gli animali - hanno accertato i poliziotti - non avevano la
possibilità di muoversi e di bere. Oltre ai cani, nel terreno
venivano allevate anche tartarughe, del tipo appartenente
alla specie protetta "testudo Hermanni". Ovini, suini e bovini,
erano alloggiati, al buio, all'interno di piccoli box di cemento
armato, in violazione di ogni norma igienico-sanitaria.
Trovata anche una voluminosa busta in cellophane, contenente
farmaci e filo di sutura, usati dall'agricoltore per curare
e medicare, senza assistenza veterinaria, i poveri animali.
Al titolare del terreno i poliziotti hanno sequestrato cinque
fucili e una pistola in quanto, da anni, non in regola con
le autorizzazioni per la detenzione. Sequestrate anche delle
trappole per la fauna selvatica.
L'uomo e la sua famiglia, composta da moglie e due figli,
saranno denunciati per ricettazione, maltrattamento di animali,
allevamento abusivo, commercializzazione, detenzione di fauna
protetta, violazione delle norme igienico sanitarie, somministrazione
e detenzione di farmaci scaduti e quant'altro l'autorità giudiziaria
accerterà.
Le bestiole sono state tutte affidate ai veterinari e sottoposte
ad accertamenti.