I
CANI
IN ITALIA?
SONO SETTE MILIONI E LA MAGGIORANZA VIVE IN CITTA'
Giovedì,
02 Ottobre 2014
I nomi
più usati per loro sono Lucky, Billy e Jack oppure Kira e
Luna, quasi il 70% è più o meno stressato, il 26% molto stressato.
Presenzialisti o pantofolai, indipendenti o sportivi circa
per il 25% di ognuna di queste categorie e perciò molto diversi
anche nelle loro abitudini ed esigenze.
Quasi tutti i proprietari - che abbiano in casa il commissario
Rex dei telefilm o un meticcio - tendono a umanizzare il proprio
cane: l'82% dei proprietari ne parla spesso con amici e conoscenti
e ne è orgoglioso. Addirittura il 69% lo tratta come un figlio,
il 60%, quasi tutti tra i cinofili di città, fa regali al
proprio cane. E' la radiografica dei sette milioni di cani
italiani tratta da un sondaggio realizzato per la Royal Canin
presentata oggi a Milano.
Stando a questo studio, i quattrozampe che vivono con gli
italiani si dividono in parti pressoché uguali tra quanti
fanno la vita del proprietario che praticamente lo porta quasi
sempre con sé ed è orgoglioso di mostrarlo in pubblico anche
se non è detto che si tratti di un esemplare bello o di razza.
E' un profilo di cane (e di proprietario) molto comune tra
le persone dai 35 ai 44 anni che abitano nelle città.
Re di casa, invece, è il "Bobby" pantofolaio (il 22% di tutti
i cani italiani) esce poco o brevemente ed è viziato e coccolato,
spesso anziano e pure lui abita tendenzialmente in città.
Sono stati, invece, definiti "indipendenti" quel 29% di compagni
a quattrozampe che vivono spesso in campagna e fanno una vita
più libera. Questi ricevono dal proprietario pochi vizi ma
- purtroppo - anche pochi stimoli.
Ancora, sarebbe "sportivo" il 20% dei cani, quelli che non
fanno uscite "sociali" con la famiglia ma praticano spesso
sport o giochi e addestramento con il proprietario che, in
questo caso, gli offre molti stimoli. E' un profilo più comune
tra gli animali dai 4 agli 8 anni tenuti in campagna. La ricerca
ha stabilito, infine, che i cani di razza sono più diffusi
in città e i meticci in campagna.
Poco più della metà di tutti, il 56%, vivono comunque nei
centri urbani, mentre il 22% dei proprietari ha più di un
animale.